Dove nasce lo schiaffo a Treviso?
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Monday July 20th @ 12:43PM CESTHomePage:http://www.solorugby.org/dove-nasce-lo-schiaffo-a-treviso.htm
Christian Marchetti scrive:
Dove nasce la clamorosa bocciatura di Treviso - meglio: del Veneto - dalla corsa alla Celtic?
Semplice, dal Veneto stesso.
Non da "Roma ladrona", espressione rispolverata sabato dagli appassionati di rugby leghisti.
I quali ora addirittura minacciano la "secessione rugbistica", ossia un "campionato internazionale parallelo".
Eppure al C.F. di Bologna c'erano ben sette rappresentanti veneti. In rigoroso ordine alfabetico: Enore Bagatin, Carlo Checchinato,Francesco Mazzariol, Andrea Rinaldo, Luigi Torretti, Moreno Trevisiol e Zeno Zanandrea.
Totale voti in favore della candidatura di Treviso: 9. Totale voti per i Praetorians Roma: 10. Totale voti per gli Aironi del Po: 12.
A chi allora attribuire la colpa dello sfacelo diplomatico?
Risposta fin troppo facile.
1 - Il Benetton Difficile pretendere coesione dai propri corregionali quando i rapporti con questi ultimi sono più freddi di quelli tra Nato e Iran.
La proposta biancoverde per la Celtic è nata come una corsa solitaria.
Successivamente, precisamente a ridosso del Veneto Derby Day, la mano tesa alle altre tre società dell'elite italiana; infine l'ennesima chiusura, con Rovigo, Padova e Venezia tornate a farsi da parte.
2 - La Fir E' ovvio che la regione più importante per il rugby italiano non possa essere tagliata fuori quando l'intero movimento sceglie la svolta rivoluzione.
E' ovvio che le floride casse di Viadana non potranno mai sostituirsi alla straordinaria tradizione veneta.
Se il rugby italiano fosse un mondo ideale, un mondo cioè in cui regnasse il buonsenso e in cui non avesse sempre ragione chi semplicemente urla più forte degli altri, la Fir avrebbe dovuto imporre l'out-out per arrivare ad una Selezione regionale.
Un'altra considerazione ovvia, eppure...
3 - Munari vs. Dondi Capitolo finale il duello al sole tra il dg del Benetton ed il presidente federale.
Difficile, anzi impossibile, da sempre, un "compromesso storico" tra i due e allora suona quasi cinica la frase di Dondi: "Sono scandalizzato dall'esito del voto".
Anche noi lo siamo. E il "noi" sta per chi ancora crede in uno sport bellissimo e ha le scatole strapiene della politica.
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