Una gita da mediano
di Matteo Mazzantini
Buona notizia: con Tonga sto in panchina
Canberra, 13 ottobre 2003
Sveglia libera e colazione, se chiudi gli occhi ti sembra di essere in vacanza.
Poi li riapri e vedi Lo Cicero, e allora capisci che in vacanza non sei.
Perche', a parte la sua fidanzata, chi andrebbe mai in vacanza con Lo Cicero? Dai, sto scherzando.
L'unico impegno della mattinata era riservato a un colloquio con John Kirwan, che i neozelandesi, per fare in fretta, chiamano JK.
Non so se ci sono anche i puntini: J.K. Comunque si pronuncia Geichei. Colloquio personale.
Franchino Properzi, che e' il massimo della scienza applicata al rugby in Italia, liofilizza la tua partita,
scarica il video nel computer e poi ti viviseziona cosi. Vuoi sapere quanti placcaggi hai fatto?
C'e' una voce che si chiama, appunto, placcaggi. E che ti dice: 14. Clicchi sopra e vengono fuori tutti e 14 i placcaggi,
minuto per minuto. Se vuoi rivedere quello eseguito al 21' del primo tempo, clicchi sopra e vedi l'azione.
Tutto questo per capire se le sensazioni che hai avuto, finita la partita, erano giuste o no.
E le mie sensazioni erano azzeccate: come mi ha suggerito John, ho qualche magagna e devo ancora lavorare per migliorare.
Il vero guaio e' che non sono telegenico, e su questo c'e' poco da lavorare e niente da migliorare.
Se fossi alto, biondo e perdipiu' neozelandese come Kirwan, perfino il computer mi avrebbe promosso a pieni voti.
Adesso due belle notizie.
La prima: il mio polpaccio e' a posto, stamattina gli ho chiesto "come va?", lui mi ha risposto "bene, grazie",
l'ultimo massaggio e' stato decisivo.
La seconda buona notizia: contro Tonga vado in panchina.
Per cena sono uscito con il clan degli aquilani: Masi, Perugini e Festuccia,
che volevamo festeggiare perche' il suo occhio si e' sgonfiato ed e' tornato umano, sia l'occhio sia Festuccia.
Conviene a tutti uscire con Festuccia, perche' nel confronto si fa sempre una bella figura.
Siamo andati a mangiare da Antigo. Sono sei fratelli calabresi, sparsi per il mondo e' uno in Australia, un altro negli Stati Uniti,
in Peru', in Germania e poi non mi ricordo piu', forse per non farsi concorrenza, e ciascuno di loro ha aperto un ristorante italiano.
Qui e' pieno di italiani.
Un siciliano ci ha detto: "Minchia, avevo scommesso su di voi contro gli All Blacks e ho perso".
Ci aveva dati vincenti. Non solo. Di 51 punti.
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