FRANCIA ITALIA 46 a 20: HANNO DETTO...
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Monday March 15th @ 4:41PM CETIvan Malfatto scrive:
Mauro: «Il collettivo non ha funzionato»
Zanni e Bergamauro: "un calo mentale"
Ivan Malfatto
PARIGI - Mentre il ct Nick Mallett scarica le colpe sulleindividualità, Mauro Bergamasco pone l’accento sulla squadra.
"Se c’èun collettivo che funziona sa recuperare anche gli errori individuali.Oggi non ha funzionato". Poi passa all’aspetto psicologico: "La stranapressione che caratterizza tutte le partite con la Francia ha minatola nostra fiducia anche stavolta.
Le mete subite nel primo tempo cihanno impedito di rialzare la testa nel secondo, quando due buone metecostruite le abbiamo realizzate anche noi. Dobbiamo chiederci perchènon le abbiamo fatte prima".
"Abbiamo giocato una brutta partita - conferma il fratello Mirco- Ci siamo messi in crisi da soli. E’ solo colpa nostra. Non c’eravamoa livello psicologico".
A chi gli fa notare che dalla sua parte infatto di placcaggi i francesi non sono passati replica: "Sono passatidalle altre, non fa differenza. Però non c’è tempo per deprimersi. Frasei giorni abbiamo il Galles e dobbiamo prepararlo al meglio sevogliamo provare a riscattarci".
Chi dice di essersi preparato bene sulle palle alte in settimanaè Alessandro Zanni. "Invece in partita ho sbagliato diverse prese alvolo. Significa che il problema è stato mentale. Abbiamo sbagliato unpo’ tutto, dalle touche ai placcaggi. E’ stata una partita iniziatamale e continuata peggio".
Leonardo Ghiraldini, infine, risponde sulle responsabilità dellecinque touche perse su proprio lancio: "Come l’Irlanda (ne avevarubato sette, ndr) la Francia è una squadra molto abile a leggerequesta fase di gioco.
Ci hanno messo pressione e creato molti problemidi tipo mentale". (I.M.)
Lièvremont: «Conquista meno dura del previsto»
Antonio Liviero
«Siamo contenti e sollevati». Così il citì della Francia MarcLièvremont ha commentato a caldo il largo successo sull’Italia. «Gliitaliani sono stati forse meno aggressivi del previsto nelle fasi diconquista - ha detto -. Certo l’Italia non è l’Inghilterra, ma noiabbiamo saputo adattarci all’avversario e giocare sui suoi puntideboli.
Inoltre abbiamo avuto l’intelligenza di non rischiareinfortuni». Al tecnico sono piaciuti soprattutto i primi 20 minuti:
«Sono stati molto buoni in termini di intelligenza, alternanza,convergenza dei sostegni e rigore nelle ruck».
Aggiunge il mediano dimischia Morgan Parra: «Siamo riusciti ad alternare le forme di gioco eabbiamo trovato quattro palloni al largo. Avevo infatti notato che indifesa gli italiani avevano fretta di coprire subito l’interno diGower». (a.li.)
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