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Monday August 10th @ 9:52AM CESTUfficio Stampa LIBR scrive:
L'International Rugby Board (IRB) è ormai mesi che ha drizzato le orecchie per ascoltare gli umori delle federazioni mondiali in merito al beach rugby.
Un manipolo di esperti da Dublino venne a Venezia per assimilare il miglior beach rugby placcato, quello di Lignano International e della LIBR, per poi presentare un pacchetto unico al Rugby Committee, insiema al beach rugby TOUCH e beach rugby TAG: le versione della stessa disciplina ma senza placcaggio.
Approssimativamente per i primi mesi del 2010 le regole dei 3 beach rugby apparterranno alla famiglia del "rugby union" , e sarà poi possibile pianificare in europea e nel mondo lo sviluppo della disciplina sulla sabbia in un circuito sovranazionale; quindi dal Super Beach Rugby (come amano chiamarlo Zambelli e Stocco, organizzatori del torneo di Lignano) il big-bang mondiale del beach rugby placcato.
Ma qui a casa nostra ci piace giocare d'anticipo e quindi la LITR di Massimo Camerin e la LIBR di Flavio Tonello dichiarano il "work in progress" per quanto riguardo il lancio del beach rugby TOUCH anche in Italia.
Gli staff della Lega Italiana Touch Rugby, e della Lega Italiana Beach Rugby, hanno già adottato le scelte tecniche proposte da IRB per presto ufficializzare il regolamento del touch beach rugby italiano.
"Le scelte fatte devono ora essere verificate sulla sabbia" dice Presidente Camerin "per garantire che il gioco risulti comunque fluido e spettacolare per diventare una vera e propria "arma" promozionale nelle mani della LITR e della LIBR.
L'entusiasmo degli organismi mondiali ed europei del rugby, oltre che delle iperattive federazioni inglese e francese nel campo del touch beach rugby, è la reazione evidente di ciò che potrebbe diventare il "beach rugby a 360°" come strumento di promozione eccezionale per tutto il movimento del rugby."
Durante la pausa estiva, quando cioè sotto l'ombrellone non si fa altro che parlare del plebeo e corrotto calcio mercato, si deve tenere alta l'attenzione verso il nostro sport che solitamente in estate soffre un pò di vuoti di comunicazione. "Nel 2010" dice Tonello, Presidente della LIBR "gli sforzi congiunti con la LITR potrebbero produrre degli eventi touch da presentare sulle spiagge italiane più affollate e che devono essere di richiamo per chiunque, atleti e appassionati, e concedere così a tutti la strana sensazione di avere tra le mani il pallone ovale .. taglia n°4".
Appuntamento allora per il 2010 per un'ulteriore passo innovativo del beach rugby italiano.
Ufficio Stampa L.I.B.R.
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