il XV di Mallet fischiato al Flaminio
Sei Nazioni
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Tuesday February 17th @ 12:53PM CETGazzettino scrive:
SEI NAZIONI Per la prima volta il XV di Mallett contestato dai tifosi al Flaminio. Dominati sia nel possesso che nell'occupazione
Lezione irlandese all'Italia e piovono fischi
Solo tre piazzati di McLean poi gli azzurri subiscono cinque mete (dued'intercetto). Esordio del rodigino Bacchetti
Roma NOSTRO INVIATO
Anche il pubblico inizia a stancarsi di una Nazionale alla moda,ma sempre perdente.
Per la prima volta in dieci anni di Rbs SeiNazioni ieri l'ha fischiata sonoramente al Flaminio.
Al 37', quando habeccato l'ultima inopinata meta d'intercetto di O'Driscoll.
Poi a finepartita, accompagnando il mesto rientro negli spogliatoi.
È questo il dato più importante emerso dalla netta sconfittaitaliana contro l'Irlanda nel 2. turno dell'Rbs Sei Nazioni.
Ilgiocattolo che ha affascinato vecchi tifosi e nuovi adepti si starompendo? Forse no.
Ma prestazioni del genere non possono certocontinuare a farlo funzionare.
L'anno scorso a Dublino gli azzurrierano stati in partita fino all'ultimo e aveva perso di 5 punti.
Stavolta sono spariti dopo un tempo e lo scarto (-29) è tornato quellodei tempi del cucchiaio di legno.
Idem per le mete subite. In tutto iltorneo 2008 sono state 12. Ora già 10 in due giornate. Un disastro.
Come le cifre del match, dominate dai rivali.
Possesso 14' a 4' nelprimo tempo, 11' a 9' nella ripresa per l'Irlanda.
Occupazione ancorapeggio: 26' a 16' nel primo tempo, 31' a 12' nella ripresa. Passaggicompletati 157 a 89, falli concessi 18 a 12, placcaggi 50 a 114(significa che l'Italia ha giocato quasi sempre in difesa).
Dove sivuole andare con statistiche del genere?
E pensare che nonostante lo scellerato placcaggio al collo dopoappena 51" di Masi, costato il giallo e l'inizio del calvario in fattodi disciplina, le cose si erano messe bene per l'Italia.
Su ruck unplaccatore irlandese non rotola via e Mc Lean porta gli azzurri invantaggio.
Su un placcaggio duro O'Gara perde palla, un compagnocompie ostruzione e consegna il calcio del 6-0.
C'è di che esserecontenti dopo aver giocato 10' in 14.
L'Irlanda controvento è in difficoltà. Il timoniere O'Gara nonappare in giornata. Lo dimostra non cercando più volte il calcio daposizione piazzabile e non trovando touche facili. Griffen alcontrario è play maker pieno di verve, ritmo, e oculatezza per lamischia nonostante i 16 mesi di assenza dall'azzurro.
Al 18' piazzaaddirittura una splendida rasoiata di trenta metri, che trova unatouche dentro il campo, ma nell'azione successiva compensa il gestocon un intercetto devastante mentre tenta il salto del centro.
Lapalla finisce a Bowe che corre per 60 metri evitanto i disperatitentativi di placcaggio.
L'Irlanda passa in vantaggio (9-7) e l'Italiadeve ricominciare a tessere.
Ci riesce ancora con il piede di Mc Lean (placcaggio alto suOngaro).
Potrebbe segnare una meta con Canale al 31', quando stoppa uncalcio di O'Gara e ha davanti il vuoto.
L'apertura preferisce però ilfallo di ostruzione e il giallo, piuttosto dei 7 punti subiti.
L'Italia ha davanti 10' in superiorità e la possibilità di allungare.Ma li spreca con un fallo in touche da cartellino giallo di Perugini.
Con le squadre in equilibrio l'Irlanda riprende vigore. Il cambio perferita sanguinante Paddy Wallace-Stringer le dà ritmo. Il lavoro delpack guidato da un superbo Heaslip le dà fiducia. Così dal 34's'installa nei 22 metri azzurri. Rinuncia a tre calci facili percercare la meta da penaltouche.
Inanella fasi e punti d'incontro,ripartenze a raso del pacchetto che esaltano, ma logorano alla lunga,la difesa azzurra.
Alla fine dopo un'azione esaltante, che dimostracome con la mischia si possano costruire mete anche senza maul,passano.
E' Stringer a dettare la combinazione con Ferris sotto ipali, che libera l'accorrente Fitzgerald a difesa scompaginata.
Qui si decide la partita. Non è solo una marcatura fortementevoluta. E' lo spartiacque del punteggio. Al rientro dagli spogliatoil'Irlanda riprende il canovaccio. Dopo un sontuoso break di Heaslipfermato a un metro dalla linea trova una meta costruita in modo similecon il flanker Wallace. Ora anche O'Gara torna regista. In favore divento usa in modo tattico il piede e piazza l'unico calcio da buonaposizione. Occupa il campo in modo magistrale.
L'Italia passa la metàcampo per la prima dopo 24'. Con una fuga di Griffen e palla al largoillude, ma il calcetto a seguire di Mirco Bergamasco finisce intouche. Sembra un sintomo di ripresa, invece altre due mete beffardemettono ko gli azzurri.
Una su touche furba e veloce giocata fra Fitzgerald e Murphy.Andrea Bacchetti, ventenne rodigino all'esordio, è sorpreso. Glielo sipuò perdonare per l'età, anche se dall'altra parte l'ala irlandese chel'ha beffato ha solo un anno in più di lui. L'altra sull'intercetto diO'Driscoll su Masi spostato apertura, che suscita vecchi ricordigallesi e scatena i fischi del pubblico. Fischi da cui cui ripartiredopo la sosta del torneo per raccogliere i cocci di una nazionaleazzurra davvero deludente.
Ivan Malfatto
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